Come Gestire il Diabete Nel Cane e Nel Gatto

Secondo I Dati Dell'Associazione Medici Diabetologi

Purtroppo, mi è stato diagnosticato diabete tipo 2 nel 2000 e da allora questa malattia è diventata uno dei miei problemi principali ed ha veramente condizionato la mia vita; il mio vero problema è quello di eliminarlo dalla mia vita quotidiana in quanto problema, per tenerlo solo come sistemi di via sana, di alimentazione corretta, di movimento continuo e, vorrei dire, senza dubbi. In base all’indagine Multiscopo «Aspetti della vita quotidiana» condotta dall’ISTAT nel marzo 2011 su 47.609 cittadini di 19.636 famiglie distribuite in 837 comuni, nel Nord Est risiedono 450.000 diabetici, nel Nord Ovest 650.000, nel Centro 600.000, nel Sud 900.000, nelle Isole 350.000 (Fonte: glimepiride farmacia on line ordine Senato, Indagine conoscitiva sulla Patologia diabetica in rapporto al Servizio Sanitario Nazionale ed alle connessioni con le malattie non trasmissibili). È più raro del tipo 2 (circa il 5-10% della popolazione diabetica) e colpisce per lo più i giovani; in questo caso il pancreas non produce più insulina, che deve quindi essere somministrata dall’esterno, più volte al giorno, cercando di riprodurre ciò che il pancreas non è più in grado di svolgere in autonomia. Tale numero è destinato ad aumentare per l’invecchiamento della popolazione, l’obesità e la sedentarietà. In Italia il diabete mellito interessa circa il 5,4% della popolazione, il che vale a dire complessivamente che più di 3 milioni di Italiani ne soffrono.

Secondo i dati Istat del 2013 la percentuale di diabetici pugliesi al 6,7% supera la media nazionale al 5,4%. Tra il 2000 e il 2011 sono stati diagnosticati altri 80 mila casi di diabete, che aggiungendosi ai 180 mila già diagnosticati, arrivano a 260 mila. In Lombardia, dal 2000 a oggi la percentuale di diabetici è però cresciuta dal 3,3% al 4,6% della popolazione: oltre 450mila persone, con una maggioranza di più della metà tra gli uomini. «Sicuramente la strada da percorrere è una più attenta personalizzazione, ovvero rispondere alle esigenze del singolo paziente e, in questo senso, la tecnologia ci può dare una mano, attraverso sistemi di monitoraggio innovativi», sostiene Emanuele Bosi del Dipartimento Endocrinologia e Diabetologia, Università Vita-Salute, S. Raffaele di Milano.Oltre la metà delle persone con diabete si aspetta in futuro uno strumento che permetta loro di sentirsi maggiormente sotto controllo e più liberi. Colesterolo e trigliceridi Steroli e stanoli vegetali per abbassare il colesterolo La dieta contro il colesterolo I rischi dei fritti e delle salse La dieta e l'uso dei grassi Sindrome metabolica Il chitosano Alimentazione nell'adulto Obesità e sovrappeso Diabete e 'Diabesity' Diete: Miti e realtà Perdere peso in modo intelligente Come valutare il proprio peso Come mantenere il peso nella norma Diete e controllo del peso Cosa ci fa sentire pieni?

Il diabete non è causato, e mai lo sarà, dal mangiare una dieta ricca di carboidrati e non è causato dal mangiare zucchero. Il primo, noto come diabete tipo 1, è dovuto alla distruzione delle cellule che producono insulina, l’ormone che controlla i livelli dello zucchero nel nostro sangue (glicemia). Se si presentano sintomi correlabili al diabete, oppure si pensa di essere a rischio di svilupparlo per familiarità, oppure dagli esami del sangue la glicemia risulta alta, si può effettuare il test dell’emoglobina glicosilata (HbA1c). I sistemi di monitoraggio continuo della glicemia possono essere integrati con le pompe di insulina per fornire un aggiustamento in tempo reale delle dosi di insulina in base alla glicemia. Ogni Regione conserva la propria autonomia nelle scelte strategiche, organizzative e operative, sebbene in armonia con il disegno nazionale, anche nella realizzazione di un proprio sistema di monitoraggio regionale. Portare ad una riduzione dei costi per il Sistema Sanitario nazionale e regionale. Da inoltre gli strumenti per poter vincere la patologia, o quanto mento migliorare la propria condizione, nei casi di diabete di tipo 1. Bellissimo anche l'altro suo libro "Super cibi per la mente", che consiglio vivamente di leggere! Per combattere questa patologia, soprattutto nei casi di prediabete, iperglicemia lieve e diabete di tipo 2 è possibile seguire una dieta alimentare equilibrata ed assumere determinati alimenti finalizzati a ridurre il tessuto adiposo.

Risultati importanti sono stati osservati negli studi con inibitori SGLT-2, farmaci che hanno evidenziato una riduzione degli eventi cardiovascolari e renali ma anche in alcuni casi una riduzione della mortalità sia cardiovascolare che per tutte le cause. Pur con ottimi risultati nella cura della patologia a livello europeo e validi esempi di organizzazione in alcuni contesti territoriali, l’Italia presenta una situazione disomogenea e frammentata nella gestione del diabete a livello regionale. L’educazione all’autogestione del diabete e l’adozione di comportamenti e stili di vita sani rappresentano aspetti centrali di qualsiasi strategia terapeutica” (“Il diabete in Italia” - a cura di Enzo Bonora e Giorgio Sesti della Società Italiana di Diabetologia). Migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. 2. Identificare precocemente le persone a rischio e quelle con diabete; prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia attraverso l’adozione di idonei stili di vita. La situazione è allarmante e molti Paesi occidentali stanno orientando la loro politica sanitaria verso l’adozione di modelli assistenziali di gestione integrata della malattia che, nel caso del diabete, si sono dimostrati efficaci nel migliorare aspetti della qualità dell’assistenza sanitaria ed esiti clinici rilevanti. Quando tecnologie e macchine hanno sostituito le qualità di questo animale polivalente, i cani hanno smesso di muoversi con una certa regolarità.

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